Noi uomini siamo gli unici esseri viventi a riuscire a piangere o a provare forti emozioni?
La risposta è no, perché come noi anche alcuni animali sono in grado di farlo, come gli elefanti, i coccodrilli, i cavalli e altri.
Si può dire però che non tutti gli animali piangono per le stesse ragioni o nello stesso modo, come per esempio i coccodrilli. Il coccodrillo lacrima per motivi puramente fisiologici: tali lacrime hanno lo scopo di ripulire il bulbo oculare e lubrificarlo in modo da facilitare il movimento della seconda palpebra che lo protegge in immersione; inoltre, hanno la funzione di espellere sali che si accumulano nell’organismo dei coccodrilli. Non avendo la sudorazione, i coccodrilli possono espellere i sali solamente attraverso le lacrime e gli escrementi.
Questo fatto può del tutto sfatare il mito degli animali che piangono o comunque che provino tristezza, ma non è così, perché esistono animali pronti a piangere per l’emozione, come per esempio gli elefanti.
Come riportato anche nel libro “Quando gli elefanti piangono” di Jeffrey Masson gli elefanti producono lacrime se sottoposti a forte stress. Questo fenomeno divenne popolare soprattutto dopo le storie dei due famosi pachiderma: Raju e Zhuang Zhuang.
Raju, un elefante mantenuto per circa 50 anni in cattività veniva utilizzato per mendicare e per far divertire i turisti tra le polverose strade indiane. L’elefante venne salvato dai volontari dell’organizzazione wildlife SOS e quando gli tolsero le catene l’animale produsse lacrime che gli scienziati definirono lacrime di gioia. Il grosso pachiderma era riuscito a capire che la sua schiavitù come attrazione turistica era finalmente terminata.
Per quanto riguarda Zhuang Zhuang invece, un elefantino di pochi mesi, riuscì per poco a scappare dalle grinfie della madre che aveva tentato più e più volte di calpestarlo a morte. Questo cucciolo, davanti al rifiuto della madre fece l’unica cosa che chiunque avrebbe potuto fare. Si mise a piangere, e continuo a farlo per 5 ore di fila.
E come gli elefanti anche altri animali ne sono in grado, mentre altri lo dimostrano tramite segnali o versi, come per esempio il migliore amico dell’uomo, il cane, che pur non dimostrando la sua sofferenza con lacrime lo fa guainando o mettendo la coda in mezzo alle gambe.
Anche altri animali che più si avvicinano a noi si è scoperto piangano. Le scimmie infatti, anche se non molte specie, sono in grado di piangere davanti alla scomparsa di un loro compagno, celebrando una specie di riunione d’addio.