Ruggire o tubare?
Come mai tutti noi abbiamo sempre visto i dinosauri come animali in grado di ruggire? La scienza non lo ha mai confermato eppure noi crediamo sia proprio così.
Forse perché i film con protagonisti dei dinosauri, come per esempio Jurassic Park, Jurassic World, e anche i documentari, ce li hanno sempre mostrati così, sotto questa luce. Mettendoci in testa che i dinosauri in passato fossero dei grossi rettili bavosi e rumorosi, in grado di ruggire o comunque di emettere versi piuttosto spaventosi e intimidatori.
I paleontologi non hanno mai avuto prove o strumenti che determinassero che verso facesse il dinosauro. Prima di tutto sono passati milioni di anni (e si sono estinti) e poi perché il verso non si può certo trovare risalendo dai resti di fossili.
Però, alcuni ricercatori statunitensi e canadesi hanno condotto degli studi specifici, dedicati alla ricerca di ipotesi sui versi dei dinosauri, partendo da criteri statistici.
Alla fine grazie a queste approfondite e accurate ricerche sono arrivati alla conclusione che i dinosauri non fossero in grado di riprodurre ruggiti come nei film, ma che in effetti essi tubassero: ciò significa che erano in grado di riprodurre un verso a bocca chiusa, gutturale e sonoro, molto simile al verso del piccione e della colomba. Conseguentemente a questa scoperta la squadra, composta da ricercatori dell’Università del Texas, della Midwestern University in Arizona, della Memorial University di Newfoundland, in Canada, e dell’Università dello Utah hanno dichiarato che in effetti i dinosauri avessero ben poco a che fare con i rettili di adesso, ma decisamente di più con i volatili. Ciò viene dimostrato anche dalle loro uova: tramite uno specifico studio si è scoperto che la componente e il colore delle uova di dinosauro si avvicinasse di più a quelli degli attuali uccelli che a quelle dei rettili. Questo anche perché i dinosauri non erano animali vivipari, ma ovipari (anche proprio a causa di questo si sono estinti).
Un altro tassello che conferma queste ipotesi è la presenza di piume ornamentali presenti sui dinosauri, che venivano utilizzate, proprio come per gli uccelli, per attirare le femmine o anche per mimetizzarsi, e non per coprirsi dal freddo. Per alcune specie venne inoltre scoperto che esse venivano utilizzate anche per il volo e le planate, ad esempio per i Archaeoptery.
Trimbulare
Credevate di non conoscere solo il vero verso dei dinosauri e la loro natura? Anche il verso di alcuni di loro tuttora esistenti in questa era non è poi così chiaro come si pensa.
Penso che tutti quanti conosciamo la canzone “il coccodrillo come fa?”, ma siamo mai riusciti a darci una risposta significativa? O per lo meno, abbiamo mai provato a trovarla? E se rispondete di sì, convinti che il verso del coccodrillo sia classificato come una sottospecie di ruggito o semplicemente come un rauco gemito, vi sbagliate. A queste domande che in molti si pongono, ma di cui in pochi si occupano, peraltro scopiazzandosi a vicenda, gli studiosi rispondono trimbulare. Il fonosimbolismo del verbo rimanderebbe ai “suoni tremuli sia gravi che acuti che emette” l’animale.
Immagino che veramente in pochi foste a conoscenza di questo verbo, ma siete più che giustificati, perché la letteratura italiana in primis non si è mai realmente preoccupata di questo verbo e della sua possibile popolarità. Infatti esso non viene praticamente mai utilizzato nella letteratura italiana. Compare soltanto in un breve articolo della scrittrice Elena Stancanelli, nel quotidiano «La Repubblica» e in un romanzo autopubblicato del 2015.
E’ inoltre è quasi impossibile trovarlo registrato in qualche dizionario della lingua italiana, e ciò ci induce nella tentazione di considerare “trimbulare” un oggetto sconosciuto.