Uno dei temi sempre più discussi in agricoltura è quello riguardante gli ogm, parola che spesso viene usata dalle persone per rappresentare qualcosa di tossico e pericoloso. Provandola ad inserire nella barra di ricerca di google viene rappresentata con la classica mela nella quale vengono iniettati liquidi di colore strani con una siringa, oppure uomini in alcuni campi con delle mascherine, come se fossero radioattivi…
Ma che cosa sono veramente gli ogm?’
Il primo organismo geneticamente modificato nacque nel 1773 da due biologi statunitensi di nome Cohen e Bayern.
Come afferma il sito greenstyle. it, un organismo geneticamente modificato è un organismo al quale è stato modificato il patrimonio genetico tramite l’ingegneria genetica, al fine di ottenere maggiori produzioni e piante in grado di resistere ai parassiti e all’uso di diserbanti.
Gli ogm sono un’ottima opzione per ridurre l’utilizzo di diserbanti in agricoltura grazie a queste piante resistenti ai parassiti.
Da sempre si discute sull’effetto che queste piante hanno sul nostro organismo: molte persone pensano siano dannose, molte altre invece pensano che non siano pericolose e che siano una grande innovazione per l’agricoltura, io per esempio faccio parte del secondo gruppo.
In Italia, al contrario dell’Europa, la coltivazione di questi organismi è vietata da alcune leggi perché ritenuta dannosa per la popolazione, ma quello che non si sa è che l’Italia, come afferma il sito agricoltura. It, importa da molti anni tantissimi prodotti ogm ogni anno, tra i quali mais e soia utilizzati per la produzione di mangimi destinati ai nostri allevamenti, infatti l’87 % dei mangimi utilizzati ogni giorno dagli allevamenti italiani sono ogm, tra questi c’è anche il cotone utilizzato per la produzione di vestiti.
I primi a subire di questa ingiustizia sono soprattutto gli agricoltori italiani, che grazie a queste leggi non sono più in grado di competere con i produttori stranieri, e così facendo l’innovazione nel nostro paese rallenta. Questi concetti vengono anche spiegati negli ultimi capitoli del libro Contro natura.
Spesso, come affermano sul sito wired. It il chimico dell’università di Como Dario Bressanini (che è anche uno degli autori del libro indicato precedentemente) ed il professor Rino Cella dell’università di Pavia, si dice che gli ogm rappresentano una minaccia per il made in Italy, quello che non viene detto però, è che molti prodotti DOP e IGP derivano da allevamenti alimentati con prodotti ogm importati, e nessuno si è mai lamentato della qualità dei prodotti. Gli ogm non fanno male, da 25 anni si sperimenta su di essi, e ormai è stato dimostrato che non sono dannosi.
Gli ogm rappresentano una soluzione per l’agricoltura : aumentano le rese e riducono l’uso di diserbanti.
Le soluzioni ci sono, basta utilizzarle!