Perché i calciatori guadagnano così tanto? Sento moltissime discussioni su questo argomento e ognuno la pensa in modo diverso: alcuni lo trovano giusto, altri no.
Questa è una domanda che mi sono sempre fatto, anche da piccolino, perché vedevo la differenza tra le persone comuni e i calciatori.
I primi vivevano in un modo normale, in qualsiasi ambito: abiti, case, macchine; al contrario i calciatori non hanno case, hanno delle ville spropositate, hanno più macchine, una più costosa dell’altra e si vestono con abiti che costano più di una casa.
Un’altra domanda che mi facevo spesso era perché i veri lavoratori devono guadagnare uno stipendio misero e i calciatori che l’unica cosa che fanno è tirare calci a un pallone devono guadagnare tanti milioni.
Quello che non ha senso è soprattutto la quantità di denaro che arriva tramite la pubblicità, infatti “ la Mediaset è riuscita a ottenere i diritti per la visione della Champions League versando la bellezza di settecento milioni di euro”. I calciatori di Serie A e di altre squadre di alto livello guadagnano fino a venti milioni di euro netti all’anno, invece quelli di Serie B che non ricevono molta pubblicità arrivano a quattromila euro al mese, la differenza è impressionante, tutto perché gli altri sono più seguiti e loro no, tutti e due tirano calci a un pallone però la differenza di stipendio è immensa” ( fonte: www.finanza.live.com ).
Ovviamente la qualità si paga ed è giusto che i calciatori che esibiscono le migliori performance vengano pagati di più, però solo perché giocano meglio degli altri non credo ci sia bisogno di tutta questa differenza di stipendio. I giocatori che guadagnano molto, in genere, sono quei giocatori in grado di farti vincere un campionato oppure quelli che, con una loro giocata, possono risolvere una partita. Ci sono tantissimi calciatori che giocano in serie minori e guadagnano quanto un normale stipendio o anche meno.
Se un club vince, gli introiti sono elevatissimi, perché acquisirebbe tutti i premi della vincita e avrebbe poi il motivo per chiedere più soldi alle televisioni a pagamento, per vendere i propri diritti. La stessa cosa accade per gli sponsor: se una squadra va a giocare in Europa disputando la Champions, lo sponsor viaggia con se facendo quindi pubblicità anche all’estero. Anche qui, più una squadra vince, più sono le possibilità che vada a giocare all’estero e che lo sponsor venga esposto. I calciatori quindi, sono a conoscenza di tutto questo business, e chiedono alle società in cambio delle loro prestazioni, uno stipendio adeguato agli introiti societari.
Naturalmente i calciatori si allenano molto, viaggiano molto e si spostano in continuazione per la propria squadra, però non lavorano quanto contadini, muratori, e tutti quei lavori in cui c’è bisogno di una forza fisica maggiore.
Un altro motivo per cui i calciatori guadagnano tanto è lo stadio: pensate a quanta gente va allo stadio ogni partita per vedere la propria squadra del cuore; più o meno per guardare una partita normale di Serie A si va tra i sessanta/settanta euro a persona. Pensando alla capacità dello stadio che si aggira intorno ai quarantamila posti si può dire che con una partita si portano a casa più di due milioni di euro.
Pensiamo invece a una partita di Champions League dove si gioca in uno stadio con una capacità di più di sessantamila persone e il prezzo di un biglietto può arrivare fino ai trecento euro (ovviamente cambia da partita a partita): con una partita in questo torneo si portano a casa circa quattordici milioni di euro.
Un’altra cosa che mi ha stupito è stata la notizia del trasferimento di Cristiano Ronaldo alla Juventus, nel 2018 l’hanno pagato ben centodieci milioni di euro, però leggendo in alcuni giornali ho scoperto che la Juventus anche se ha speso tutti quei milioni ne ha poi guadagnati il quadruplo per tutte le nuove magliette di Cristiano Ronaldo che sono state vendute, quindi il guadagno esorbitante dei calciatori è dovuto alla grande quantità di pubblicità. In tutto questo giro di soldi però la povertà e la crisi non si risolvono e questa cosa, se il mondo del calcio va avanti così, non si risolverà mai.