Nel 1976 un medico britannico, Edward Jenner, osservò che i contadini che avevano contratto il vaiolo bovino mungendo le vacche, una volta superata la malattia, non contraevano più il vaiolo umano, di gran lunga più grave. Jenner provò quindi ad iniettare del materiale preso da una pustola di vaiolo bovino in un ragazzo di 8 anni. Dopo alcuni mesi il ragazzo venne nuovamente inoculato quest’ultima volta con il vaiolo umano, ma, come ci si aspettava, non successe nulla. Jenner giunse alla conclusione che, evidentemente, qualcosa nel corpo del ragazzo lo preservava ormai dal contagio, anche se non lo seppe identificare con precisione.
Ed è così che vennero scoperti i vaccini, i medicinali per eccellenza, ma … Cosa sono?
I vaccini sono preparati farmaceutici costituiti in genere da microrganismi uccisi o resi sterili che, una volta somministrati, simulano il primo contatto con l’agente infettivo stimolando il sistema immunitario a sviluppare una risposta di difesa simile all’infezione reale in modo da far sì che l’organismo sviluppi gli anticorpi che contrasterebbero una futura e possibile infezione. Per alcuni vaccini sono necessari dei richiami per effettuare le somministrazioni a distanza di anni per evitare che il sistema immunitario si dimentichi di produrre gli anticorpi giusti o perché l’agente responsabile dell’infezione evolve. Questi microrganismi morti quindi, non sono più in grado di generare la malattia, è impossibile!
Ad oggi alcune delle malattie che le vaccinazioni di massa sono riusciti a debellare sono, oltre al vaiolo, la meningite e la poliomelite. Purtroppo però non esiste la certezza assoluta che questi virus non non siano più presenti sulla Terra e quindi la presenza di persone non vaccinate fa aumentare la probabilità, un giorno, di vederle nuovamente.
Non tutti sono convinti dell’efficenza dei vaccini e in molti (troppi) sono addirittura contrari.
Infatti come riporta ANSA, solo in Italia quasi un cittadino su due, il 46%, sostiene che i vaccini possano causare effetti collaterali. In Europa però siamo in buona compagnia perché chi crede in questi effetti è il 48%, inoltre in 16 paesi UE la percentuale supera addirittura il 50%.
Tra i non vaccinati girano diverse leggende e a tratti sono addirittura convincenti.
Il Portale dell’epidemiologia ne ha raccolte 10 ed è riuscito a sfatarle tutte e 10. La 10° leggenda è forse la più conosciuta e vuole farci credere che i vaccini siano i responsabili dell’autismo. Falsissimo. Lo studio che ha lanciato l’allarme del 1998 su una possibile associazione tra il vaccino MPR (Morbillo, Parotite e Rosolia) e l’autismo, e che forse ha dato origine al movimento dei NO VAX , è stato giudicato successivamente una grandissima bufala tanto che la rivista che aveva pubblicato lo studio ha prontamente ritirato l’articolo. Studi fatti negli anni a venire non hanno dato prova di questo legame.
La certezza che i vaccini però siano sicuri non c’è.
I vaccini considerati “sicuri” non sono esenti da effetti collaterali al 100%, qualche evento dannoso può verificarsi molto raramente o eccezionalmente (sul sito vaccinarsi.org è presente una tabella che dimostra i rischi effettivi di alcuni vaccini), un esempio è il vaccino MPR che causa reazioni allergiche in 1 caso su 1000000, quindi può essere considerato molto sicuro, al contrario gli individui che potrebbero andare incontro a morte se contagiati sono 1 su 3000.
Dato che non esiste alcuna dimostrazione sulla relazione di alcune malattie con i vaccini o eventualmente riguarda casi rarissimi non ci dobbiamo assolutamente spaventare e anzi, vacciniamoci! Ma non perché ci obbliga la legge o perché minacciati da multe. Vacciniamoci per evitare di rischiare la vita o un giorno pentirci di non averlo fatto. Vacciniamoci, che non costa nulla.