
In un articolo del 12 agosto 2018 su “il Giornale”, Chiara Sarra appoggia l’idea di Matteo Salvini di reintrodurre la leva militare, affermando che quest’esperienza possa servire per educare e preparare i giovani.
Io sono contrario alla reintroduzione della leva militare. Secondo me, i ragazzi vedrebbero quest’esperienza come un obbligo, qualcosa che sono tenuti a fare contro la loro volontà, quindi non la prenderebbero sul serio e avrebbe un effetto negativo.
In più, ci sono voluti molti anni di lavoro, discussioni e fatica per riuscire a togliere la leva militare, quindi perché reintrodurla?
A mio parere ogni ragazzo è in grado di ragionare con la sua testa e crescere autonomamente. Certo, per alcuni giovani forse è più facile perché hanno l’appoggio di una buona famiglia o perché sono più maturi, ma tutti i ragazzi prima o poi saranno in grado di crescere e maturare, è solo questione di tempo.
Se proprio si va per l’idea di inserire un servizio obbligatorio, io opterei per la scelta da parte dei giovani a ciò che li interessa maggiormente. Si potrebbe per esempio prestare servizio in Croce Rossa o in qualche associazione di volontariato, lavorare in biblioteca oppure svolgere altre attività per la comunità.
Forse in questo modo i giovani si interesserebbero e riuscirebbero a crearsi un percorso formativo che riesca ad educarli.
Prestando servizio militare, si preparerebbero i giovani alla guerra, a maneggiare armi. Io tutto questo non vedo come possa aiutare una persona a maturare interiormente.
Secondo me, questo pallino di Salvini, non ha come solo scopo quello di educare le generazioni future, ma potrebbe riguardare l’esigenza di avere un maggior numero di militari preparati, quindi avere un esercito più numeroso. Io spero vivamente che questo non sia il suo vero obiettivo, ma che sia solo una mia impressione.
In conclusione trovo che reintrodurre la leva militare non sia una buona idea per la crescita personale, ma la trovo solo una perdita di tempo per i ragazzi, tempo che potrebbe essere utilizzato per compiere servizi utili per dare una spinta di miglioramento a questo Paese.