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Il bullismo è sempre stato un tasto dolente dell’adolescenza: alcuni ragazzi fanno atti di prepotenza o violenza verso i più deboli. Ma siamo sicuri che i deboli siano i più timidi, gli stranieri o quelli con problemi?
Per denunciare i casi è nato il Numero Verde anti bullismo. Una volta ho assistito una mia amica che aveva subito un atto di bullismo e che aveva chiamato il numero verde dopo averlo detto ai suoi genitori, quei signori avevano detto che i ragazzi compresi tra gli 11 e i 13 anni sono i più disonesti, in quella fascia d’età i bulli prendendo di mira diversi ragazzi e di solito i genitori dei bulli non fanno molto per risolvere la situazione,anzi incolpano la scuola invece che prendersi delle responsabilità.
Il Corriere della Sera riporta uno strano caso di bullismo di qualche anno fa: una baby-gang aveva rapito un ragazzo e lo avrebbero rilasciato solo dietro riscatto di 10€. Ma come si può fare una cosa del genere alla loro età? E soprattutto qual è la fonte dei problemi che sono alla base di questi atti di bullismo?
Lo scrittore Marco Lodoli, scrive in un articolo del quotidiano Repubblica: “non facciamo i finti tonti,vi prego,e non gettiamo sulle spalle della scuola anche questa colpa”. Queste sono le parole dello scrittore,che servono per ribadire la posizione neutrale della scuola,ma a chi dare la responsabilità quindi?
Molte volte i bulli hanno alle spalle delle situazioni familiari spiacevoli o addirittura disastrate,con genitori che non hanno né tempo né voglia di ascoltare i loro figli. Proprio per questo il loro stato d’animo,come dice Lodoli,il bullo “umilia,perseguita e picchia il compagno più debole, calpesta il compagno handicappato, perché quella debolezza non trova alcuno spazio nel suo ordine di valori”. Ma siamo sicuri che non lo comprenda,o è troppo facile prendersela con i più piccoli? La risposta la troviamo nelle loro azioni, infatti non abbiamo mai visto un ragazzo minacciare un altro più grosso di lui.
Non mi sembra giusto sfruttare le debolezze altrui, perché tutti abbiamo dei punti deboli,c’è chi li dimostra apertamente e chi li nasconde con la sicurezza e con la violenza,che non fanno altro che creare uno scudo per il bullo,una sottospecie di corazza che lo fa sentire forte e allo stesso tempo al sicuro,quando invece con la violenza e prepotenza non si fa altro che mostrare i propri problemi apparentemente nascosti.