Ormai è passata anche l’epifania e siamo alle porte del carnevale, festa tipica delle comunità cattoliche, festa che in Italia è molto praticata.
In alcuni casi queste manifestazioni sono anche molto grandi e famose come il celebre carnevale di Viareggio, con carri allegorici, che hanno come tema principale la satira politica o sociale, che sfilano lungo la passeggiata a mare viareggina. In questa città la festa ha radici antichissime risalenti al 1873 quando alcuni borghesi si travestirono e scesero in strada a protestare contro le troppe tasse.
In altri paesi ha radici più antiche come il carnevale di Venezia che risale addirittura al 1094, la differenza tra i due paesi è che l’ultimo citato decise di introdurre questa manifestazione per divertire il popolo, che è ciò che fa ancora al giorno d’oggi perché ancora oggi molti giovani si divertono a sfilare e sarebbe bello se tutti i giovani partecipassero a queste manifestazioni.
Il bello di questa festività secondo me è che, invece di racchiudersi in casa a far lunghi e noiosi pranzi, si è in mezzo alla gente, in mezzo ai sorrisi e soprattutto ognuno può fare ciò che vuole ballando o lanciando coriandoli, intrattenendo chi guarda e sopratutto facendo nuove amicizie.
Poi il divertimento non è solo nello sfilare, ma sta anche nella costruzione del carro, infatti un alcuni anni fa insieme ad alcuni miei amici avevamo deciso di sfilare con il nome “I senza cognisiun” (dal piemontese “I senza cognizione”), sfilando in maniera alternativa con biciclette e carretti ed addirittura un go-kart artigianale. Comunque c’è da dire che buona parte del divertimento è stata ritrovarci per riverniciare i “mezzi” e dopo ovviamente cenare tutti insieme ed anche se il nostro non era uno dei carri più bellici ci siamo davvero divertiti.
Questa festa porta con sé molte tradizioni come ad esempio a Poirino il rogo del bamboccio che tutti gli anni viene fatto nella piazza centrale ed è uno spettacolo unico da vedere.
Questa festa è però rovinata dall’uso dell’alcool o in casi peggiori di droghe, che annebbiano il cervello di chi ne fa un uso esagerato ed è poi un pericolo per chi gli sta attorno. Molti lo usano perché ritengono che renda tutto più bello, quando io sono del parere che ci si può divertire anche senza niente che offuschi la mente. Una birra o un cocktail durante la serata potrebbe anche tranquillamente consumarsi, ma all’interno di un locale o a casa di qualcuno dove sono più difficili gli incidenti, purtroppo però non tutti la pensano come me. Alcuni anni fa a Giaveno durante una sfilata è successo che durante una sfilata a cui io tra l’altro ero presente una ragazza che a quanto pare era ubriaca eèfinita sotto l’impianto stereo di uno dei complessi e per poco non ha visto la morte: ciò credo che abbia scombussolato molte persone tra cui me.
Quindi mi piacerebbe spingere chi non ha mai partecipato a queste manifestazioni a farlo per divertirsi e far divertire, dato che secondo è una festa da valorizzare, il tutto però sempre con saggezza e responsabilità.