Spesso mi chiedo cosa c’è alla base di fenomeni come il razzismo, l’omofobia, la violenza, l’esclusione e le discriminazioni. Ogni volta trovo collegamento con la paura. Tutti gli animali in natura quando si sentono minacciati da qualcosa o qualcuno hanno paura. Per quanto l’uomo possa difendersi, anche per lui vale questo atteggiamento.
Pensiamo a quando buona parte delle persone si lamenta degli immigrati senza basarsi su dati o informazioni reali sulla situazione attuale. Io credo che siano lamentele scatenate dalla paura dell’essere minacciati sulle loro quotidiane abitudini, dalla paura di essere messi in secondo piano o dal timore di perdere il lavoro.
O la violenza su molte donne; quando capita che in una coppia l’uomo abbia paura che la sua compagna possa andarsene, o che le persone che lo conoscono possano sapere che lei non è stata fedele a lui. Come potrebbe quell’uomo sopportare una tale mancanza di rispetto?
Un altro esempio sono le discriminazioni causate dal razzismo. Quando certe persone si credono così diverse da poter essere addirittura superiori ad altre, credendo senza dubbi nell’esistenza di razze biologicamente differenti.
Mi viene in mente la frase di Oscar Wilde che dice “Nessuno può essere libero se costretto a esser simile agli altri.”. Questa frase io la interpreto come se ognuno di noi abbia quasi l’obbligo di essere diverso e unico rispetto agli altri. Perciò voglio affermare che siamo tutti diversi e questo non può essere altro che positivo.
Come abbiamo visto alla base di tutto questo orrore c’è sempre la paura. Più che una vaga paura, questi fenomeni citati si possono racchiudere sotto il concetto di xenofobia: la paura del diverso. Perché avere questa paura? Forse perché pensiamo di non poter prevedere le azioni di quel soggetto, non conosciamo il suo funzionamento, come potrebbe difendersi o reagire e allora piuttosto di espandere le nostre conoscenze preferiamo metterci sulla difensiva.
Trovo che la diversità sia solo un aspetto positivo, che può solo arricchire e allargare i punti di vista. Io stessa non saprei descrivere il diverso di cui scrivo. Al mondo esistono così tante persone, animali, luoghi, emozioni e passioni che potranno essere simili ma mai uguali.
Proprio per questi motivi io amo viaggiare e adoro vedere la gente che viaggia. Girare il mondo è il primo modo per immergersi in paesi completamente diversi dal nostro solito. Assaggiare cibi tipici di certi luoghi, interessarsi a culture diverse dalla nostra, scoprire nuove usanze o imparare due o tre parole nella lingua del posto.
Tutto quanto può piacere o no, ma l’importante è sapere che nessuno è uguale a nessuno ed essere contenti di ciò e ribadisco che a tutte le violenze e le discriminazioni è sempre connessa, sotto varie forme, la paura.